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OMICIDIO di FRANK OLSON e gli ESPERIMENTI SEGRETI della CIA

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Il Segreto di Frank Olson

Il Segreto di Frank Olson“Un terribile errore: l’omicidio di Frank Olson e gli esperimenti segreti della CIA durante la guerra fredda”. Questo è il titolo del libro di un giornalista americano, Hank P. Albarelli, che spalanca le porte delle stanze segrete dell’intelligence americana. E dopo le notizie sugli inquietanti esperimenti collegati con il progetto MK-Ultra l’indagine del giornalista svela altre crudeltà e colpe nascoste per oltre cinquant’anni. E finalmente si scopre anche il “mistero del pane maledetto” che aveva coinvolto l’intero e tranquillo villaggio di Pont Saint Esprit a sud della Francia.

di CLAUDIA MIGLIORE

Siamo nell’agosto del 1951 a Pont Saint Esprit. Un tranquillo villaggio nella regione della Linguadoca affacciato sul Rodano. Non è mai accaduto nulla di strano a Pont Saint Esprit. Almeno fino a quell’agosto. Quando improvvisamente la popolazione comincia a dare segni di squilibrio. Improvvisi delirii, stranezze. Un ragazzo di 11 anni tenta di strozzare la nonna. Un uomo si vede schizzare fuori dal petto il cuore. Molti vengono internati. Cinque si uccidono. Tutto senza un apparente motivo. Senza nessun precedente.

Il caso diviene presto noto come il “mistero del pane maledetto”. E’ la famosa baguette francese ad aver causato oltre 250 casi di delirii psicotici. Come possa essere accaduto è un mistero. Almeno lo è stato fino all’uscita del libro di H.P. Albarelli. Fino ad oggi.

Per sessant’anni le spiegazioni sono state le più variegate. Un fungo allucinogeno (l’ergot) che, per sbaglio, era finito nel pane. Il mercurio che aveva contaminato i semi delle baguette. Muffe, agenti chimici patogeni, micro tossine. Un’unica certezza. I “dannati del pane”, la popolazione di Pont Saint Esprit, è stata avvelenata. Solo nel 2009 le indagini del giornalista americano Albarelli riescono a spiegare al mondo il perché di quell’avvelenamento. Albarelli non ha dubbi. La CIA ha volutamente contaminato il pane locale con LSD per sperimentarne gli effetti come arma di guerra in campo psicologico, per poter utilizzare la droga con spie e prigionieri. Pont Saint Esprit non è stato altro che un laboratorio e la sua popolazione la cavia. L’esperimento ha rappresentato l’inizio di quel progetto ormai noto a tutti come MK-ULTRA (LINK http://www.gialli.it/la-cia-a-scuola-di-magia ) finalizzato al controllo della mente e a produrre isteria di massa.

Albarelli giunge a queste conclusioni dopo anni di indagini. Partite da un nome. Da una morte. Quella di Frank Olson. Ma cosa c’entra Frank Olson con Pont Saint Esprit?

Chi è Frank Olson
Sarebbe meglio dire chi era Frank Olson. Te lo domandi non appena leggi il titolo del libro. Forse a noi italiani quel nome non dice molto. Ma Frank Olson è stato una delle menti di MK-ULTRA. Uno tra i maggiori scienziati del periodo della Guerra Fredda. Chiaramente al soldo della CIA.

Frank Olson nasce nel 1910 e muore a New York nel 1953, due anni dopo i fatti accaduti in Francia. Muore a quarantatre anni. Ufficialmente suicidato.

Frank è biochimico ed è uno dei primi scienziati a lavorare a Fort Detrick l’impianto di guerra biologica dell’esercito americano. Per intenderci sulla portata della base, a Fort Detrick è stata prodotta l’antrace.

Insieme a Kurt Blome, uno scienziato nazista sottratto alla forca dopo la seconda guerra mondiale dagli americani e portato negli Stati Uniti, Frank Olson partecipa ad un progetto di sperimentazione dell’uso dell’LSD nel corso degli interrogatori. E’ qui che la vita dello scienziato si incrocia con quella degli abitanti di Pont Saint Esprit. Albarelli ha parlato con i colleghi di Olson, è entrato nei laboratori della Sandoz, che all’epoca forniva alla CIA e all’esercito LSD per gli esperimenti, e ha trovato “le carte” che parlavano del segreto di Pont Saint Esprit. Dall’indagine è venuto fuori anche quello di Olson non è stato un suicidio ma un omicidio. Era uno scienziato. E’ vero. Ma sapeva troppo e forse non se la sentiva più di andare avanti. La CIA deve aver deciso che era il momento di chiudere quel capitolo. In modo “pulito”, senza conseguenze. Frank Olson è diventato vittima dei suoi stessi esperimenti. Gli agenti della CIA gli hanno somministrato a sua insaputa LSD, hanno reso i suoi ultimi giorni di vita un inferno che potesse giustificare quel tuffo dal 13° piano del Hotel Statler. Ha infranto i vetri della finestra chiusa e si è buttato giù. Questa la versione ufficiale. Suicidio indotto dallo stato di alterazione causato dall’LSD. Per questo la CIA ha pagato alla famiglia Olson danni per 750.000 dollari. Ma l’autopsia condotta quarant’anni dopo su richiesta dei familiari ha svelato che non c’erano tracce di impatto contro i vetri mentre aveva una lesione al cranio non provocata dall’impatto. Oggi, dopo sessant’anni, il libro di Albarelli non lascia più dubbi. Frank Olson è stato ucciso.

(21 marzo 2010)

Gialli.it

Written by rudy2

May 6, 2010 at 08:34

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