LAPTOP ΧΩΡΙΣ ΠΟΝΤΙΚΙ ΑΛΛΑ ΜΕ ΒΛΕΜΑ / MANDARE EMAIL COL PENSIERO (STA ELLINIKA + IN ITALIANO)
Έναν πρωτοποριακό φορητό υπολογιστή ανακοίνωσαν οι εταιρείες Lenovo και Tobii Technologies Inc ο οποίος θα λειτουργεί με την κίνηση των ματιών του χρήστη!
Πιο αναλυτικά, το laptop μέσω υπέρυθρων ακτίνων θα εντοπίζει το βλέμμα ενώ αμέσως μετά θα εξετάζονται οι κινήσεις των βολβών των οφθαλμών όπως και οι αντανακλάσεις στους αμφιβληστροειδείς με τη βοήθεια δύο κρυφών καμερών.
Το μηχάνημα θα ρυθμίζεται ανάλογα με την όραση του κάθε χρήστη ενώ δεν παίζει ρόλο αν φοράει ή όχι γυαλιά.
Οι κατασκευαστές του laptop έδειξαν πως γίνεται το scroll με τα μάτια και πότε σταματούσε επιτυχώς όταν ο αναγνώστης είχε ολοκληρώσει το διάβασμα του κειμένου.
Όπως αναφέρει η εταιρεία Tobii στο άμεσο μέλλον δε θα χρειάζονται “ποντίκια” καθώς ο κέρσορας θα κινείται με το βλέμμα, τεχνολογία που αν εφαρμοστεί στα βιντεοπαιχνίδια θα δώσει μια άλλη διάσταση σε αυτά.
Σύμφωνα με την Μπάρμπαρα Μπάρκλει, γενική διευθύντρια της σουηδικής εταιρείας: «το νέο σύστημα στοχεύει περισσότερο στην συμπληρωματική χρήση για τη βελτίωση της ταχύτητας και της αποδοτικότητας των ηλεκτρονικών υπολογιστών, παρά στην αντικατάσταση του ποντικιού και του πληκτρολογίου ή των οθονών αφής».
ISRAELE.
Mandare le e-mail col pensiero: il computer che si comanda senza mani
http://www.corriere.it/salute/disabilita/11_maggio_19/computer-comando-pensiero-faiella_6df2f73c-81f8-11e0-817d-481efd73d610.shtml
Inviare email col pensiero utilizzando un computer privo di mouse e tastiera. A ideare il software per il pc che si usa senza mani è stato un gruppo di studiosi israeliani della Ben-Gurion University di Beer-Sheva of the Negev. Per ora si tratta di un prototipo, in grado di connettere l’attività cerebrale dell’utente con il computer. «La tecnologia -afferma Rami Puzis, che ha partecipato alla ricerca – è stata progettata per aiutare coloro che hanno una disabilità fisica grave e non riescono a manipolare un mouse o una tastiera».
COME FUNZIONA – Il software si basa sull’uso di un casco, indossato dall’utente, fornito di elettrodi che servono a registrare l’elettroencefalogramma. «Il sistema di interfaccia computer-cervello consente di rilevare le intenzioni dell’utente, interpretando la sua attività cerebrale: gli impulsi elettricivengono inviati al computer che traduce questi segnali in azioni», spiega Donatella Mattia, neurologa e neurofisiologa all’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Santa Lucia di Roma e responsabile del laboratorio imaging e brain computer interfacing.
DIVERSI PROTOTIPI – «Esistono già altri prototipi testati sui pazienti – continua Mattia – . Hanno dimostrato di essere un valido ausilio per le persone con gravi disabilità, consentendo loro di comunicare e avere maggiore autonomia. Stiamo cercando di affinare la ricerca di base in modo da poter trasferire i modelli dai laboratori, dove sono sperimentati su un gruppo ristretto di persone, all’effettivo utilizzo da parte di un elevato numero di utenti nella vita di ogni giorno». Servono, quindi, altri studi prima che le nuove tecnologie siano fruibili da tutti. I ricercatori ci stanno lavorando, integrando le loro conoscenze e competenze: dagli informatici ai bioingegneri, dai neurofisiologi ai neurologi, dai neuroriabilitatori ai fisioterapisti.
FUORI DAI LABORATORI – Sono in corso quattro progetti finanziati dall’Unione europea nell’ambito del settimo programma quadro di ricerca, tra i quali TOBI, Tools for Brain-Computer Interaction , cui partecipa anche l’ospedale romano specializzato nella riabilitazione neuromotoria . «Ci vorranno un paio di anni per validare i risultati su un’ampia popolazione di utenti», afferma Mattia.
Maria Giovanna Faiella
19 maggio 2011
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